Ogni volta che si avvicina un mio seminario importante, ricevo numerosi messaggi da parte di persone che mi chiedono se e quando si terrà lo stesso corso nella LORO città.
In questo articolo ti spiegherò perché questa mentalità è davvero deleteria e perché non genera risultati, anche e soprattutto da un punto di vista di formazione personale.
Prima di andare avanti, è importante fare una distinzione.
Quelli che dicono che i corsi sono troppo “lontani” (alcuni lo dicono già quando la location si trova a più di 30 km da casa loro!) tendono a dividersi in due tipologie:
– i “lamentosi”, cioè quelli che lamentano il fatto che io non vada a tenere il corso dalle loro parti (“Perché non vieni mai in Sardegna, Calabria, Valle d’Aosta, ecc.?!?”)
– i “comodosi”, cioè coloro che fondamentalmente hanno qualche difficoltà o poca voglia di muoversi e chiedono se c’è l’opportunità di partecipare nella loro zona.
I primi sono, in genere, di un “provincialismo” davvero fuori dal tempo! Voglio dire, mi sembra facilmente comprensibile perché i miei corsi più importanti non si tengano in zone d’Italia tipo la Sardegna, la Calabria, la Basilicata, la Valle d’Aosta, l’Alto Adige, Molise, ecc.
E’ ovvio che quando raggruppi gente da tutta Italia, sia d’obbligo scegliere una location che sia facilmente raggiungibile e ben servita, possibilmente in una zona abbastanza centrale, così da venire incontro alle esigenze della maggioranza delle persone.
Voi non fareste lo stesso?
Se qualcuno abita a Sassari, Matera, Bolzano, Brindisi, Enna, Pordenone, mi spiace moltissimo, ma i miei corsi principali si tengono tendenzialmente a Milano, Roma e Bologna o al limite in Riviera Romagnola, zona facilmente raggiungibile e dotatissima di strutture con un ottimo servizio e rapporto qualità/prezzo.
La scelta di una location particolare deve avere delle motivazioni ben specifiche:
porti la gente a fare il corso in Sardegna o in Sicilia se vuoi in qualche modo sfruttare il mare, o in Alto Adige se vuoi utilizzare un’hotel di montagna con Spa spettacolare, oppure a Montecarlo se vuoi fare il figo e dare un tocco di internazionalità al programma (o magari per buttare un po’ di “fumo negli occhi” o per evadere le tasse! ;-). Altrimenti la sede deve essere quella che ottimizza i pregi e minimizza i difetti, in primis in termini di spostamenti e costi.
I secondi, i “comodosi”, cioè quelli che “preferirebbero” non doversi spostare per frequentare un seminario, ma poterlo fare sotto casa, li capisco ed è assolutamente comprensibile la loro richiesta… Dopotutto la comodità fa piacere a tutti!
Ma dopo oltre 25 anni di frequentazione assidua del mondo della formazione, posso dirti con certezza che se hai deciso di dedicare alcuni giorni a frequentare un corso per imparare qualcosa di utile per la tua professione o per la tua vita personale, ricorda che PER OTTENERE I MIGLIORI RISULTATI POSSIBILI DA UN CORSO FULL-IMMERSION E’ MOLTO MEGLIO ANDARE A FARLO DISTANTE DA CASA, IN UN’ALTRA CITTA’, ANZI, ADDIRITTURA, SE POSSIBILE, IN UN’ALTRA NAZIONE!!!
Ti elenco i 3 benefici principali per cui dovresti assolutamente spostarti il più lontano possibile da casa quando devi frequentare un corso di formazione:
1) In generale, doversi muovere e macinare chilometri per poter fare qualcosa, implica un atteggiamento mentale diverso dal solito. Richiede infatti un po’ più di impegno, più desiderio, più voglia del normale. Si fanno chilometri per incontrare una persona che ti piace davvero, per un colloquio di lavoro che ti interessa veramente, per assistere al concerto del cantante che ami alla follia, non per cose di poco conto. Per cui dover viaggiare per frequentare un corso è già un primo filtro: sei disposto a farlo oppure no? Parteciperesti solo se si tenesse dalle tue parti? Allora il consiglio spassionato è di non farlo affatto, perché difficilmente con così poca motivazione otterresti risultati apprezzabili! Se non sei disposto a fare 4 ore di viaggio per imparare qualcosa di buono, quante possibilità ci sono che tu sia disposto a impegnarti, studiare e applicare con costanza i nuovi metodi che imparerai?
2) Staccare fisicamente dall’ambiente in cui viviamo quotidianamente, aiuta tantissimo a concentrarsi su ciò che si vuole apprendere, evitando distrazioni e ogni tipo di defocalizzazione. Il segreto è proprio rendere l’esperienza quanto più “full immersion” possibile! Se decido di investire tempo e denaro per imparare qualcosa, voglio vivere “h24” quell’esperienza, immergendomi completamente nella materia, in modo da ottenere il miglior risultato che sono in grado di raggiungere nel poco tempo che ho a disposizione!
Pensa a un esempio tipico di apprendimento intensivo: qual è il modo migliore per imparare una lingua? Andare sul posto, giusto? E cosa può rallentare anche in quel caso l’apprendimento? Stare a contatto con compatrioti e continuare a parlare la propria lingua!
Il miglior modo per imparare un nuovo idioma non è solo andare sul posto, ma sarebbe, possibilmente, interrompere ogni forma di comunicazione verbale o scritta con il nostro paese d’origine, obbligandoci a vivere al 100% immersi nella nuova realtà, obbligandosi a pensare, comunicare, respirare, mangiare in quella lingua ogni istante della giornata per più giorni!
Sarà stancante all’inizio? Sì.
Il nostro cervello farà fatica? Sì.
Ci mancherà il nostro habitat? Sì.
Ma se potessimo davvero fare questo, impareremmo a comunicare sufficientemente bene in quel nuovo linguaggio nel minor tempo possibile!
Frequentare un corso è la stessa cosa: più riesco a rendere l’esperienza “full-immersion”, più la mia mente penserà solo a quello, creando le condizioni per un apprendimento intensivo che permetterà di portare a casa molto di più, in minor tempo.
3) Tornare a casa la sera vuol dire anche incontrare le persone che sono parte del nostro normale ambiente di vita. Per carità, mi auguro davvero che tornare a casa per te sia estremamente piacevole e riabbracciare la sera i tuoi figli, il tuo compagno/a, i tuoi familiari o, semplicemente, i tuoi coinquilini, sia per te una cosa bella e piena di amore!
Ma se in quei giorni è per te necessario dedicare energia al tuo obiettivo, cioè “imparare”, le attenzioni che le persone che ami ti richiedono, per non parlare delle possibile rotture di scatole che, nella vita reale, fanno normalmente parte di qualsiasi tipo di rapporto, non sempre lavorano in quella direzione.
Al contrario se nelle pause del corso “stacco la spina” mangiando un boccone o facendo due chiacchiere con le persone conosciute al corso, anche nel caso in cui la confidenza sia minima, non sarà mai uno “staccare” vero e proprio, perché inevitabilmente, chiacchierando, si finirà a commentare ciò che è stato detto o è stato fatto in aula, a condividere considerazioni o esperienze, a scambiarsi naturalmente i propri punti di vista, spesso diversi e contrastanti.
Tutto questo diventa un incredibile valore aggiunto all’esperienza del corso e una straordinaria opportunità di ampliare le proprie vedute, acquisire nuove informazioni e consapevolezze.
Questa riflessione che ti invito a far tua e a commentare, se vuoi, attraverso le tue esperienze dirette, mi porta sostanzialmente a due conclusioni…
La prima, è quella logica e razionale: continuerò a tenere i miei corsi in luoghi che si prestano a facilitare gli spostamenti per tutti i corsisti, i trainer, lo staff e perfino per me. Quindi no, non farò eccezioni anche se continuerete a chiedermelo, per cui… SMETTETELA!!! 🙂
La seconda è un po’ più “tosta” da digerire, se sei fra quelli che non vogliono “alzare il culo” per andare a seguire un corso “lontano”, ma mi sento di dovertela comunque sottolineare:
se non riesci neppure a superare un limite piccolo come quello degli spostamenti (nel terzo millennio poi!), forse fai bene a non iscriverti proprio a quel corso e a non farlo affatto, nemmeno se fosse tenuto sotto casa tua!
Perché, sinceramente, quante possibilità ci sono che tu possa realizzare i tuoi obiettivi se sei così pigro e se un misero ostacolo (che in realtà abbiamo visto qui non esserlo, ma anzi essere un vantaggio) è sufficiente a fermarti e a farti rinunciare a qualcosa che dici di volere?
Per cui, in tutta amicizia, sono il primo io a dirti che, se hai quel tipo di mentalità, è meglio che quel corso proprio non lo fai! Risparmi tempo e soldi (e chilometri!).
Quantomeno non venire a fare i miei!
I miei corsi non sono affatto un luogo di ritrovo per pigri (proprio no).
I miei corsi sono per persone determinate a fare di più, che sono in grado di liberare uno o più weekend all’anno e dedicarlo al loro miglioramento. Sono per persone che sanno cosa vuol dire sacrificio, sanno cos’è l’impegno e amano le sfide.
Non ho mai detto in vita mia che ottenere grandi risultati sia FACILE: richiede impegno e voglia di farlo.
Spostarsi per venire a Milano, Pesaro, Roma, Bologna o AltraCittà che sia, è il requisito MINIMO per poter essere un mio corsista.
Mettiamola così: per essere un mio studente… lo devi volere e te lo devi meritare essendo disposto a metterci del tuo, e non parlo solo della quota di iscrizione!
Lavoro nel mercato della formazione da ormai venticinque anni e se nessuno ha mai ottenuto i risultati che continua a ottenere dopo così tanto tempo la mia organizzazione, è anche perché non mi va proprio di “raccattare” chiunque e metterlo in aula solo perché paga qualche soldo!
Mi va invece di creare un ambiente che favorisca la crescita e l’apprendimento di ogni mio singolo studente, grazie al supporto del team fantastico che mi affianca ormai da anni e grazie al fatto di avere persone presenti in aula che siano tutte propositive e vogliose di crescere e di migliorare.
Mi va di circondarmi di persone con una mentalità di successo che vogliano essere accompagnate al “next level” e che non si fermano, che non indietreggiano (e se lo fanno, è solo per prendere la rincorsa!); di persone che guardano al futuro con occhi accesi e vivono il presente con la voglia di farcela, di riuscire, di non mollare.
In pratica non ho il benché minimo pregiudizio sull’età, la forma, la pelle, il titolo di studio o altre cose ininfluenti ai fini del risultato… Sono però “razzista” nei confronti delle persone che vogliono ottenere senza dare, che vorrebbero la pappa pronta e che in quella condizione ci sguazzano.
Quelli che sono bravissimi a lamentarsi, ma mai che muovessero un dito per cambiare le cose e muoversi verso orizzonti più rosei.
Quindi, se sei una persona appassionata, intelligente, sveglia, ambiziosa, coraggiosa e mossa da una forte volontà, allora sei potenzialmente accettato al prossimo Emotional Fitness dell’1-2-3 Luglio a Milano o a qualsiasi altro dei miei seminari full-immersion che verranno! (e se vuoi avere info clicca qui: http://leadership.robertore.com/emotional2016/)
Se invece sei uno di quelli che proprio non ce la possono e non ce la vogliono fare, allora lascia pure questa pagina e continua con le tue cose e le tue lamentele.
Ricorda, per passare al next level, vai qui: http://leadership.robertore.com/emotional2016/
Io, per quello che può valere, combatterò sempre la pigrizia, la paura, le cattive abitudini e i cattivi pensieri. Se vuoi, tu puoi iniziare a farlo con me. Ti aspetto.
Al tuo successo,
Roberto Re.